Ormai questo mondo, come il ladrone in croce che non si è convertito dopo l'invito di Gesù, non teme più il giudizio di Dio. Ci si imita l'un l'altro per sentirsi facenti parte di una comunità, ed invece ognuno è chiamato a dare il suo vero, originale, personale 'intimo' sofferto/gioioso contributo al 'bene comune'. Ognuno ha l'ineludibile dovere di sentirsi responsabile della sua esistenza innanzitutto di fronte a se stesso e a Dio e, conseguentemente, agli altri, ma, come nel caso di Gesù, nessuno ha il potere di costringere l'altro a seguirlo.